Accanto alla produzione cinematografica tradizionale, si è sviluppato il cinema d’animazione, favorito dall’introduzione del sonoro. Il primo cortometraggio di questo genere risale al 1928: si tratta di “Dinner Time”, diretto da Paul Terry. Nonostante il poco successo, trova un importante ammiratore e imitatore in Walt Disney, che solo tre mesi dopo presenterà sullo schermo il personaggio di Topolino proiettando “Stemboat Willie”.
Disney intuisce subito l’importanza della musica per i suoi cartoni animati, così inizia a perfezionare la tecnica che verrà chiamata Mickey Mousing, sperimentando sul sonoro attraverso la sincronia tra le azioni sullo schermo e gli effetti sonori (suoni onomatopeici e musica di accompagnamento). Con i fondi del produttore Pat Powers, produce e distribuisce Cinephone, un sistema di sincronizzazione sonoro.
Il successo di “Stemboat Willie” lo spinge a sonorizzare anche i due precedenti capitoli dedicati a Topolino, creando una perfetta sinergia tra l’immagine animata e gli effetti sonori. Manca un ultimo tassello, il colore: Disney utilizzerà il processo di colorazione a tre colori della Technicolor per il suo cartone animato del 1932 “Flowers and Trees”, che vincerà l’Oscar in qualità di miglior cortometraggio d’animazione, segnando l’inizio della fortuna degli Walt Disney Studios.